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Carri di Tespi si aggirano nel nostro panorama politico; traballanti e fatiscenti sono pieni di attorucoli che propongono i loro repertori sempre più miseri e privi di fondamento. La nostra classe politica è sempre più alla deriva, quella che un tempo era la culla del diritto sempre più somiglia al regno del rovescio. La venuta meno dei valori, delle qualità morali e dei principi del vivere civile è la causa principale della crisi irreversibile della democrazia. I valori morali tradizionali sono stati soffocati da una sordida demagogia che ha fatto prevalere il materialismo, il relativismo e l'utilitarismo a discapito della legge morale dettata dalla Chiesa. Il lento disfacimento dei valori morali ha portato altresì alla mala gestione del potere, con il consequenziale disprezzo delle regole e delle leggi naturali. Il dottor Fabio Bortolotti, giurista e saggista esimio, in "Moralia", pone l'attenzione sulla degenerazione dei costumi e dei valori. L'incapacità di reagire, il disinteresse e l'imperturbabilità dei cittadini italiani lo preoccupa ed è indignato verso i signori di quella politica che tanto hanno deluso e gettato il paese sempre più alla deriva. Volge uno sguardo benevolo verso le nuove generazioni, foriere di speranze e di cambiamenti radicali riguardo alla gestione del popolo. Il dottor Bortolotti, guidato dall'eccellente capacità analitica e dallo spiccato senso civico che da sempre lo contraddistingue, ci offre un saggio di fattura pregiata, frutto di molta competenza e dedizione.