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Quella che Barbara Miranda racconta in queste pagine è una storia vera di difficoltà, di amore e di coraggio. È la storia della giovane Sonia, per cui non è stato facile ricostruire e comprendere una parte della propria vita; metabolizzare la malattia e la pressione emotiva che l'hanno portata a una momentanea perdita della razionalità; accettare i propri limiti che, da madre amorevole e forte della piccola Beatrice, non pensava di avere. Lungo questo percorso incentrato sulla ricerca di veridicità e serenità, il racconto comincia narrando le condizioni esasperate in cui Sonia vive accudendo da sola la sua bimba neonata, tra l'Emilia-Romagna e la Sicilia; con un marito assente, insofferente e accerchiato da una famiglia insensibile e aggressiva; lontana dai suoi affetti che, dai tempi del matrimonio, hanno preso le distanze e dalla cara nonna Maria che purtroppo non c'è più. Sonia è un fascio di paure e speranze, brama la libertà e al tempo stesso resta fedele ai suoi doveri di madre e moglie, anzi è fin troppo sacrificata nell'interpretare questi ultimi. Ama la bellezza dei luoghi che la circondano ma poi sogna la fuga, la situazione dominata dalla prepotenza e dal menefreghismo in cui vive non è più sostenibile: il buio la travolgerà, ma l'amore per Beatrice e l'affetto ritrovato dei suoi familiari l'aiuteranno a riscoprire la luce.