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"Centosessantotto" di Giuseppe Cataldo è un testo pieno di vitalità, d'amore e di ricordi. Ci regala il suo giro intorno al mondo, luoghi, sensazioni, emozioni: tutto concentrato in questo libro. Giuseppe, animo delicato e gentile, racconta di sé e di quello che ha visto, che ha amato, senza inutili giri di parole o espressioni ridondanti. La sua vita, costantemente in volo tra un continente e un altro, è stata caratterizzata da tante avventure, le molte persone conosciute hanno arricchito il suo animo e dato spazio ad ampie vedute. Il viaggio è il modo migliore per entrare in una realtà ancora sconosciuta, ed è bello smarrirsi tra gli oggetti e i luoghi che s'incontrano, quello è il vero viaggio. Giuseppe ne era a conoscenza, perché l'uomo più completo è quello che ha viaggiato, che ha avuto il coraggio di rimanere sempre al di sopra delle comuni convinzioni di chi costantemente tiene ben saldi i piedi per terra. Un caro ricordo che rimarrà per sempre tra le mani di tutti coloro che lo hanno amato: i suoi adorati nipoti, i suoi figli, la sua compagna e tutti gli amici.