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"Ballavo la Resiana" è il romanzo di Marianna Cosmacini, ambientato tra la campagna friulana e la città di Udine. Una storia lunga quasi un secolo, articolata tra le varie vicende storiche del Novecento che tristemente si sono susseguite sul tessuto nazionale e in special modo in quel territorio. La protagonista, Marta, è una donna dal carattere volitivo, non abituata a dimostrare le proprie emozioni, è trattenuta, compressa dalle usanze del luogo e dell'epoca. Ma ha il fuoco nelle vene, e successivamente sarà proprio questo che caratterizzerà la sua vita. Donna e mamma, Marta non sempre riveste un ruolo tipicamente materno, anzi, la sua compostezza ed apparente freddezza la portano a non valutare a pieno l'importanza del suo ruolo. Ma la vita, prima o poi, presenta il conto, ed il suo è piuttosto salato. Rendersi conto di aver dato troppo poco a chi meritava la ferisce e la addolora. Vari sono i tentativi nel cercare una scusante, ma spesso è troppo labile e poco convincente. Un romanzo di formazione, corposo, con le stesse caratteristiche dei componimenti di inizio Novecento. Perfetta l'ambientazione, la collocazione e l'intersoggettività dei personaggi, l'analisi e l'introspezione della sua protagonista. Il racconto scivola via tra le pagine del libro, e i lettori vengono trasportati in punta di piedi all'interno di questa famiglia, intorno a loro l'eco dei violini e dei passi della Resiana.