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L'autrice, attraverso il personaggio curioso e vivace della piccola Sarabella, ci conduce nel suo insostituibile nido degli affetti, la casa in cui risiedono le sue zie, due "fate" terrestri che l'hanno accolta e guidata nella crescita. La storia ci proietta, dunque, nel luogo più caro dei suoi ricordi, una terra ricca di odori e sapori, circondata dalla natura e allietata dalla genuinità delle cose. Qui la protagonista colleziona momenti unici che colorano la sua infanzia e che la accompagneranno nella sua evoluzione tra scorci della vita passata raccontati dai suoi familiari e piccole scoperte che la emozionano nel quotidiano, fino a plasmare in lei un animo devoto, più consapevole e responsabile. La narrazione, nella sua accorata descrizione, ci guida tra ambienti e profumi passati, consentendoci di rivivere luoghi e recuperare ricordi spesso accantonati in spazi reconditi della nostra memoria. La naturalezza con cui si descrivono e affrontano eventi, alcuni di natura non certo leggiadra, favoriscono la riscoperta e il recupero dei veri valori della vita, oggi molto spesso ignorati per rincorrere falsi e futili miti.