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Plinio Pianta ne Il Senso fa un dono prezioso: svela quel segreto che ciascuno mantiene nel profondo di sé, quello della ricerca della propria dimensione spirituale, della ricerca, continua o meno, del Senso dell'esistenza. Lo fa aprendoci le porte del suo animo: lo conosciamo bambino, mentre percorre a pochi anni le salite impervie del suo Alpe, seguendo il nonno adempiere ai doveri di un pastore, fin dall'infanzia a contatto con la maestosità della natura e la bellezza della montagna, quella montagna e quella natura che in età adulta forniranno tante delle risposte agli interrogativi dí una vita. Lo seguiamo durante il suo percorso di studi, l'adolescenza, la giovinezza, gli anni del servizio militare durante i quali il "destino" gli ha riservato esperienze segnanti e determinanti per il suo futuro. Gli incontri, l'amore, la famiglia, le amicizie, l'impegno nel sociale. E ancora lo studio dei testi dei più grandi pensatori, la professione di avvocato e l'impegno politico. L'autore ci conduce per mano e ci fa rivivere i suoi incontri straordinari, le sue rivelazioni e le sue riflessioni sul Senso. Questa è un'opera intima e personale, anche in grado di nutrire chi il "Senso" lo ha perso o lo sente annebbiato nel mondo moderno, che spesso ci invita alla sola realizzazione individuale, un'opera che invece ci ricorda costantemente l'esistenza di una dimensione più grande di noi, quella del Mistero Buono.