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Nel folto di una foresta norvegese immersa nel silenzio, c'è qualcosa di inatteso. Qualcosa di crudele. La giovanissima vittima è impiccata a un albero e ha al collo l'unica traccia lasciata dall'assassino: un cartello con scritto "Io viaggio da sola". La gravità del crimine spinge la polizia di Oslo a riaprire una speciale unità investigativa, la più efficace ma anche la più irregolare, e a richiamare in servizio il veterano Holger Munch. Sovrappeso, divorziato, solitario e appassionato di enigmi, Munch è un uomo all'apparenza gioviale che però dentro di sé nasconde un abisso. Ma è anche il secondo miglior investigatore della polizia norvegese. Il migliore in assoluto è la sua collaboratrice, Mia Krüger, e Munch sa di aver bisogno di lei per venire a capo di quel terribile enigma. Ma deve riuscire a convincerla a tornare in azione. Mia infatti sta attraversando il momento peggiore della sua vita. Eppure, anche nella più cupa disperazione, niente può fermare le sue capacità di intuizione. È lei a cogliere l'indizio che era sotto gli occhi di tutti e che nessuno ha visto, il segno più terrificante lasciato dal killer. Un segno che non lascia spazio a dubbi: questa vittima è soltanto la prima di una lunga serie. Solo Mia e Holger possono impedire che la fine dell'inverno diventi una strage di innocenti, soltanto loro possono fermare una mano omicida che presto colpirà vicino... Molto vicino.