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Il libro offre una panoramica delle attuali conoscenze sulla casa greca, considerandola non solo un "tipo edilizio", ma anche un luogo centrale nella vita delle "poleis" greche, nel quale all'accumulazione dei beni familiari si associava una funzione di distinzione sociale e di coesione fra gli esponenti delle élite cittadine. Accanto alla documentazione archeologica, negli ultimi decenni sempre più abbondante e attenta, sulle dinamiche del "privato" nel mondo antico, il testo propone una lettura critica delle principali fonti letterarie in cui la casa compare come scenario di fatti ed azioni, attribuendo ad esse un ruolo di primo piano nella ricostruzione del mondo reale in cui si muovevano i proprietari. La storia dell'abitazione in Grecia viene così ricostruita cronologicamente a partire dalle abitazioni dei cosiddetti "secoli bui" (XI-VIII secolo a.C.) fino a giungere all'apogeo dell'età ellenistica (II secolo a.C.). Un'appendice contiene infine un riferimento bibliografico critico delle più frequenti acquisizioni su forme e modi dell'abitare nel mondo greco, nel quale un ruolo di primo piano è rivestito dalla documentazione proveniente dalle colonie di Magna Grecia e Sicilia.