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Pubblicare le lettere di un artista è come aprire una finestra sulla sua vita. Nel caso di Eleonora Duse vuol dire anche gettare luce su alcuni aspetti della sua arte, della poetica così come della pratica del suo fare teatro: perché la Duse non separava il lavoro dalla vita, la quotidianità dalla scena, il "dentro" dal "fuori". Le lettere che qui si pubblicano sono quelle all'amica Emma Lodomez Garzes, una delle più vicine e care dell'attrice, alla quale la Duse scrive per quasi quarant'anni, dagli anni ottanta dell'Ottocento fino ai primi anni venti del Novecento, raccontando di sé e del proprio lavoro e condividendo con l'amica la gioia e la stanchezza della vita in teatro, l'angoscia per gli anni della guerra, i numerosi viaggi e l'entusiasmo per il cinema. Racconti e confessioni che animano queste pagine di storie, personaggi e luoghi cari all'attrice. Le lettere, più di trecento, sono conservate nell'Archivio Duse dell'Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia.