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La "filobiografia" è una scienza dell'anima, che ci impone invero un traguardo: "incontrarci per conoscerci". Uno spazio fisico e metafisico con cui gli individui e le comunità possano tra loro dialogare, trovare quella conoscenza che si sviluppa in modo a noi inconsapevole in una fitta rete di fili uniti che determinano il nostro agire umano, il nostro stato d'animo e la nostra condotta. La filobiografia è una pratica dell'anima volta a sbloccare, slacciare quei fili che noi manifestiamo in modo inconsapevole. Gli stessi fili non sempre fanno riferimento a qualcosa di angosciante che il soggetto umano vive e manifesta nella sua inconsapevolezza. Vi sono infatti fili a noi inconsapevoli, come prima si diceva, ma anche consapevoli, che il soggetto umano non riesce però a slegare. La filobiografia è volta a individuare questi fili, che sono stati ereditati o che sono venuti alla luce in seguito a determinati eventi e a slegarli. La filobiografia è un ramo della filosofia pratica, volta a individuare quei fili o legami che bloccano l'individuo nelle sue molteplici relazioni, ma non serve a "curare", perché essa non è una terapia, ma una pratica volta ha incontrare e incontrarsi.