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Quali caratteri ha assunto la poesia nel corso degli ultimi cinquant'anni, e quali di questi caratteri sono da ritenere pertinenti e vitali per un genere di scrittura che Leopardi diceva «vertice del discorso umano» ma la cui conoscenza è rimasta troppo spesso confinata nell'ambito scolastico? Con un taglio dialogico e attraverso la presentazione di esempi significativi, "Quale poesia?" riflette sul percorso della ricerca poetica e sulle posizioni che sono state via via assunte a partire dalla pubblicazione delle Ceneri di Gramsci di Pasolini e di Laborintus di Sanguineti, mostrando le tendenze e le tensioni che hanno portato a un progressivo differenziarsi delle modalità del fare poetico e a proposte sempre più inclusive da un lato - con uno smisurato allargarsi del campo del "poetabile" - ed eversive dall'altro, con il ricorso a orme linguistiche e compositive noncuranti di una normale comunicazione e lontane dalla dimensione ritmica e musicale caratteristica del "verso". L'interrogativo resta, naturalmente, aperto, specie nella considerazione di esperienze - da quella della poesia "visuale" a quelle più recenti di tipo "installativo" - che pur nell'interesse che presentano hanno sempre più allontanato la poesia dal suo campo più specifico di "arte della parola".