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Nel corso della prima metà dell'Ottocento gli ideali e i protagonisti della vita politica in Italia trovavano spazio anche su oggetti di uso quotidiano: fazzoletti con l'immagine di Napoleone; cappelli all'Ernani; tabacchiere con l'effigie di Pio IX; piatti con impresse immagini di battaglie. Indossare o possedere articoli di questo tipo poteva indicare la volontà di mostrare in modo evidente l'adesione alle rivendicazioni nazional-patriottiche che attraversavano la penisola, ma poteva essere anche dettato da sentimenti quali la nostalgia, il ricordo, l'emulazione. Inoltre, nella circolazione di questi prodotti entravano in gioco elementi che tradizionalmente non vengono presi in considerazione quando si illustrano le vicende politiche del Risorgimento, ossia la moda, i circuiti commerciali, la trasformazione dei consumi. Tutti questi fattori contribuiscono a definire una cultura materiale della politica del primo Ottocento, di cui il volume ricostruisce alcuni degli assi portanti, mettendo in luce soprattutto come questa traduzione in oggetti di ideali e di celebrità sia una parte importante di quel processo di mediatizzazione che contraddistingue la nascita della politica moderna.