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In questa nuova edizione la pubblicità è studiata in una prospettiva globale, che mette a confronto il mondo occidentale e quello orientale, il linguaggio verbale e quello analogico delle immagini. Sempre meno asservita al mercato, negli ultimi anni essa si sta infatti progressivamente estetizzando, al punto da divenire l'incubatrice di innovazioni morfologiche che comportano l'assunzione di stili cognitivi sempre più complessi. Emergono ovunque alcune predominanti strategie semio-retoriche: per addizione o sottrazione, quando il prodotto pubblicizzato è, rispettivamente, di scarso valore o di nicchia; per contrasto o permutazione, quando art director e copywriter si propongono di giocare attraverso figure retoriche eleganti e vertiginose; per sostituzione, quando si desidera che i potenziali acquirenti connotino una merce secondo associazioni simboliche del tutto immaginarie.