Tab Article
Il pensiero di Ramtha ci aprirà orizzonti infiniti, parlandoci di reincarnazione, di vera storia della Creazione, di quale sia il significato dell'esperienza umana, di come gli antichi Dei divennero uomini, intrappolandosi nella materia ma, soprattutto, ci stupirà con una rivelazione di eccezionale intensità e importanza: noi siamo Dio e come tali siamo portatori d'una capacità dimenticata, il potere di creare! Dobbiamo solo riconoscere con gioia la nostra Deità e imparare ad amarla e, così facendo, potremo viverla. La nostra ritrovata, suprema consapevolezza permetterà il rifiorire del nostro Vero Sé, il Dio in noi e questo ci affrancherà dalle vecchie, millenarie prigioni: il dolore, l'odio, la paura, la malattia, la vecchiaia, la morte. Potremo avere un corpo eterno come il nostro spirito e capace di "ascendere", cioè di passare da una dimensione all'altra, aumentando il nostro livello vibrazionale. La sua distruzione non sarà, perciò, più necessaria e potremo tenerlo con noi finché vorremo, attraversando con esso le soglie di qualsiasi mondo. Assurde fantasie? No, splendide realtà, ci dice Ramtha. "Nella profonità della vostra anima sapete di essere di più di un agglomerato di materia, più di carne ed ossa; sapete di essere, in realtà, divini - e lo siete. Siete qui per riconoscerlo, per abbracciare il principio divino che siete, per trovare dentro di voi la luce originaria, quel respiro del pensiero che vi ha donato la vita al momento del vostro inizio".