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La pandemia legata al Covid-19 non è stata la prima a manifestarsi nell'Italia del secondo dopoguerra: l'Asiatica (1957) e l'Influenza di Hong Kong (1969) hanno provocato complessivamente circa 50.000 decessi, ma non sembrano avere lasciato grandi tracce nella nostra storia. Se analizziamo i motivi che hanno spinto la società italiana a reagire in modo molto diverso di fronte a queste ondate pandemiche, con il Covid-19 emerge un importante elemento di novità: il primato del principio di precauzione e del diritto alla sicurezza, che ha imposto chiusure totali accettate da larga parte dell'opinione pubblica. Alla base di questo atteggiamento, le conseguenze di decenni di crisi economiche, emergenze politiche e banalizzazioni culturali, riemerse nei mesi più duri della pandemia. Prenderne coscienza è importante per costruire un'Italia meno fragile di quella nella quale abbiamo tutti perso il respiro.