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"Da storica della filosofia di prim'ordine, Sofia Vanni-Rovighi s'interroga sul significato filosofico, oltre che scientifico, dell'opera di Galilei. Nell'Introduzione si chiede se e in che misura Galilei possa rivendicare per sé, come fa, il titolo di «filosofo». La risposta è chiara: Galilei, propriamente non era filosofo, nel senso moderno del termine, tuttavia «ha una importanza fondamentale nella filosofia perché ha instaurato un nuovo metodo» e un «nuovo tipo di sapere: la scienza nel senso moderno del termine, la scienza come tipo di sapere distinto dalla filosofia». [...] La parte antologica è scelta con sapienza e sensibilità storica e teorica ed è corredata da note puntuali e chiarificatrici. Insomma, siamo davanti a un lavoro che, nel suo genere, può essere definito un classico, il lavoro di una studiosa che resta un esempio di rigore e di finezza d'indagine." (Renato Pettoello)