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«I temi che polarizzano la trattazione del libro sono la Vita e l'Uomo. Il primo costituisce la base, il secondo il vertice. Possiamo percorrere l'itinerario come preferiamo. Nel libro, dopo alcuni paragrafi introduttivi, ho scelto il percorso in salita; cioè costruttivo e sintetico (verso gli "interi"), ma nulla vieta di scegliere invece quello in discesa, cioè scompositivo e analitico (verso le "parti"), come per lo più fanno gli scienziati. L'importante è rendersi conto che non c'è differenza sostanziale tra i due, ma solo diversità di prospettive. [...] Il percorso ha anche un risvolto temporale; il libro potrebbe avere per sottotitolo da ieri a domani, poiché muove dalle formazioni arcaiche verso quelle successive. Pertanto l'esito finale, come l' "essere per la morte" degli esistenzialisti, non può essere che la "fine del mondo" attuale, ovvero i novissima (le cose ultime), o l'apocalisse. Ma la apokalypsis significa anche la «rimozione del velo» che ci nasconde il mistero del tutto, ossia la finale rivelazione. I lettori sono invitati a rinnovare per proprio conto il percorso, nella consapevolezza che la vita culminante nell'uomo è un messaggio che viene dal "fondo dell'essere" e ne ripete la parola sacra o logos».