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«Qui si rivela l'impronta chiaramente cristiana [...] della concezione rosminiana della persona e della sua principalità. Fatta, secondo il detto biblico, a immagine e somiglianza di Dio, essa non può venir racchiusa integralmente entro la comunità politica: il suo fine, l'appagamento della sua natura ontologica, è oltre. [..] La peculiarità ontologica della persona (la sua partecipazione al divino) e il primato del suo fine, oltrepassante la società civile, ne determinano un diritto che Rosmini chiama "extra sociale" inalienabile e universale perché inerente alla dignità umana e perciò non intaccabile dal "diritto sociale"» (Sergio Cotta). Prefazione di Gabriella Cotta.