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Nella tarda modernità assistiamo a una metamorfosi della condizione umana, particolarmente evidente negli stili di vita delle nuove generazioni: la propensione a vivere esclusivamente nel presente, temendo il futuro e tagliando gli ormeggi con il passato. In questa anestesia della storia si smarrisce una elementare verità educativa e pedagogica: ogni soggetto è un erede, ogni persona è generata. Emerge la necessità di una riflessione pedagogica e filosofica che disegni le linee di un'ontologia delreduCaZione, intesa come un'eredità per la realizzazione di sé con e per gli altri, tra storicità del vissuto e coscienza di una trascendenza. Coerentemente, il dialogo empatico - qui proposto come metodo adeguato a svolgere la definizione dell'educazione come consegna permette l'acquisto di una competenza che è insieme esistenziale e storica.