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Xiana Alén ha quindici anni quando viene trovata con la gola tagliata, in un lago di sangue, nella sua camera da letto. La scena rispecchia una macabra coreografia, che sembra studiata a beneficio di chi ritroverà il cadavere. Al momento del delitto, nella lussuosa dimora degli Alén Somoza sono presenti solo sei persone: i genitori Teo e Sara, Lía, la gemella di Sara, la vecchia zia Amalia e due amici di lunga data, Fernando e Inés, riuniti in una tipica cena di famiglia dell'alta borghesia di Santiago de Compostela. Nessun segno di effrazione, nella villa ben protetta da sistemi di sicurezza: al commissario Santi Abad e alla sua assistente Ana Barroso è subito chiaro che il colpevole deve essere uno dei commensali. Ma chi di loro ha potuto compiere un gesto simile e, soprattutto, perché? Cosa può spingere un genitore, un parente, un amico stretto a compiere con tanto calcolo un delitto così estremo, incomprensibile? I soldi, il sesso, l'invidia, la gelosia possono arrivare a tanto? Tra segreti di famiglia, relazioni illecite e crolli psichici, la trama si stringe intorno all'assassino: Santi, novello Poirot, convoca gli indagati in una riunione in cui non soltanto si rivela il colpevole, ma vengono alla luce i torbidi legami che coinvolgono i protagonisti, le cui identità sono messe a nudo in un magistrale epilogo, dal sapore quasi teatrale.