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Una delle prime cose da fare - e che si dovrebbe insegnare a fare - è quella di non dedicarsi direttamente allo studio delle sentenze. Non a caso i miei Maestri insegnavano a dedicare il primo approccio alla materia partendo dalle basi, ossia dal ricostruire l'istituto giuridico. Una volta guadagnato uno sguardo d'insieme, si può cominciare - prudentemente - a dedicarsi alla giurisprudenza (questo è quanto mi hanno insegnato, e che penso sia la chiave che fa la differenza). In altre parole, la giurisprudenza deve essere prima contestualizzata, e poi eventualmente valutata - o criticata: fase che lasciamo a chi può permettersi di farlo. Non è saggio risolvere problemi partendo dai dettagli. Questo commentario non è un prontuario di giurisprudenza - ormai per questa esigenza ci sono le banche dati - né ha l'ambizione di essere un manuale puro. Il proposito è stato quello di renderlo uno strumento che consenta di avere lo sguardo d'insieme di cui dicevo prima, contestualizzando la giurisprudenza e anche la dottrina, così aiutando - si spera - la faticosa attività giornaliera del giurista.