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Ispirato a fatti realmente accaduti a Firenze nell'aprile del 1975, "Tre giorni di primavera" è la cronaca dei tre giorni che hanno segnato la vita di Daniele, uno studente poco più che diciottenne. Tre giorni in cui l'Italia, sconvolta da continue manifestazioni di protesta, sembra essere risucchiata in un vortice di violenza e scontri tra forze dell'ordine e studenti, culminati con la morte di alcuni giovani manifestanti. Alessandro Fusi restituisce in questo breve, ma intenso, romanzo un periodo storico denso di eventi drammatici e di laceranti tensioni sociali, durante il quale l'impegno politico occupa una posizione di rilievo nella vita quotidiana. Schierarsi da una parte o dall'altra è una scelta che sembra ineluttabile: destra o sinistra, Partito o «compagni che sbagliano». La passione politica e l'impegno sociale fanno da sfondo ai dubbi di Daniele, combattuto tra il desiderio di seguire Cristina, la compagna di scuola che gravita attorno ad ambienti legati alla lotta armata, e l'ordinaria tranquillità della vita di quartiere, animata da amici sinceri che in tutti i modi cercano di impedirgli di scegliere una strada che potrebbe devastare la sua vita.