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"Le more amare" è un romanzo di tipo realistico di carattere sociale, pubblicato nel 1967. La storia racconta la lotta di un gruppo di giovani nazionalisti contro il veleno che aveva iniettato il colonizzatore nella società. Il romanzo è stato un grande successo, è stato scelto tra i primi 100 romanzi nei paesi arabi e tradotto in altre lingue. Gli eventi narrativi vanno dalla calma, alla crisi e all'annullamento. Il narratore presenta un'immagine di un villaggio tranquillo ma povero (molto probabilmente la città natale dello scrittore). Le due famiglie di Sheikh Miftah ed il pellegrino Ali rappresentano due prototipi che vivono in un contesto diverso. Una è guidata da un immigrato, povero, vedovo con una figlia disabile, che per sfuggire al flagello della guerra in Libia, esiliò in Tunisia. L'altro è uno del villaggio e possiede un frutteto. Il ritmo degli eventi si trasforma quando Abdullah usò l'hashish alla sua insaputa e si accorse del suo pericolo e del suo effetto devastante sulla popolazione locale. Cominciano gli sforzi dell'associazione "della salvezza della gioventù" per eliminare l'erba del takruri e vietare l'uso e la vendita in pubblico o di nascosto. Abdullah sposa Aisha figlia di Miftah, una ragazza disabile, senza il consenso della madre. In conclusione, Aisha mise al mondo il suo primo bambino e si parlava di miracolo perché riprese a camminare. Gli eventi sono storicamente inquadrati nel periodo coloniale francese della Tunisia, soprattutto con l'inizio della diffusione della consapevolezza della necessità di resistenza e del consolidamento degli sforzi per la lotta contro il colonizzatore. Per quanto riguarda la permanenza degli eventi nel racconto, cominciano dall'arrivo della famiglia di Sheikh Miftah al villaggio fino alla nascita del figlio di Abdallah. Abdullah è un giovane di cultura mediocre, incarna un modello di un giovane che percepisce ciò che lo circonda, cosciente della propria realtà e dei piani dei colonizzanti e anche consapevole del fatto che la resistenza è l'unica via per liberarsi dall'ingiustizia, dall'oppressione e dalla schiavitù. Lavora come aiutante in un negozio ed è stato caratterizzato dalla sua devozione al lavoro, dal suo amore per tutti e dalle sue buone maniere. Amò Aisha dal primo sguardo. Ha deciso di sacrificarsi per renderla felice. Sheikh Miftah: un modello di coloro che sono stati sfollati dalla guerra, hanno subito flagelli da parte dell'invasore italiano e sono in cerca di sicurezza e stabilità. Aisha è un modello che rappresenta la miseria umana. Il romanzo si occupa di numerosi temi come la solidarietà, la lotta contro l'invasore, l'apprezzamento, il rispetto, l'amore per Aisha, il matrimonio, il rapporto di lavoro e il tema della droga. Tratta anche questioni sociali come la povertà, la sofferenza rappresentata dalla famiglia di Miftah, i veleni della società, la droga e l'utilizzo del takruri come fuga dalla realtà.