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Condurre una stimolante relazione prenatale con il proprio bambino, comunicare e dialogare con lui - come l'autrice ha già spiegato nel suo libro "La comunicazione e il dialogo dei nove mesi" - è fondamentale per creare i presupposti affinché la madre stessa possa intervenire a promuovere la rotazione del feto che si presenta in posizione podalica. È un'opportunità che andrebbe considerata prioritaria, per poi intervenire, in caso d'insuccesso, con soluzioni alternative che, sia pure a fin di bene, sono comunque intrusive nella relazione madre-bambino. Infatti, manovre ostetriche, agopuntura, moxa, riflessologia piantare, do-in, shiatsu, posizioni corporee sono interventi esterni che costringono il bambino a voltarsi, ma non si pongono il problema di cosa gli sia successo e di cosa stia cercando di dirci. In questo manuale, l'autrice suggerisce come comunicare, attraverso facili esercizi, il senso di protezione al nascituro, come stimolarne l'affettività e il gioco, che sono le basi per la costruzione della relazione genitori-bambino e, nel caso specifico, elementi utili a creare il clima necessario alla rotazione del bambino podalico. La sua lunga esperienza con i bambini podalici, avvalorata dal racconto di numerosi casi raccolti nel corso degli anni, le ha premesso di individuare vari tipi di posizioni podaliche, di interpretarle a livello psicologico e di distillare una serie di istruzioni e di esercizi (autorilassamento profondo, visualizzazioni) utili ai genitori per far sì che il loro bambino si volti a testa in giù.