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In "Io sono la Soglia", Osho spiega il significato dell'iniziazione, dell'essere un discepolo, e della meditazione, un invito estremamente lucido a dare una rotta più umana e al tempo stesso più divina alla propria vita. Nei discorsi tenuti dal Maestro e raccolti in questo volume non sono infatti solo descritte le tecniche esoteriche mediante le quali i discepoli possono progredire, ma anche il metodo verbale del Maestro, grazie al quale le parole stesse vengono usate per sospingere ognuno oltre la mente, oltre l'intelletto. "Solo se vi convincerete che quanto ho detto è razionale", egli spiega, "io posso cominciare a operare con l'irrazionale. Questo è il vero inizio; ma dovrò giungere al vostro cuore, e dovrò passare attraverso le scorciatoie intellettuali". "Vi auguro", scrive nella Prefazione il suo discepolo Ma Satya Bharti, "che le parole vi spingano a danzare, come hanno indotto a danzare migliaia di discepoli. Vi auguro che vi provochino, vi pungolino, vi confondano, vi illuminino e vi ossessionino. Allora potrete gettarle via. E soltanto allora potrà avere inizio la vera opera".