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Questa nuova biografia di Carl Gustav Jung colma un vuoto nella nostra comprensione dell'innovativo psicologo, e si concentra sulla dimensione occulta e mistica della vita e dell'opera di Jung, un aspetto essenziale ma spesso frainteso della sua carriera. Pur essendo stato spesso definito il "padre fondatore della New Age", Carl Jung, meglio noto per innovativi concetti quali l'inconscio collettivo, la teoria archetipica e la sincronicità, si sforzò in ogni modo di evitare qualsiasi esplicita associazione con il misticismo o l'occulto. Eppure, egli visse una vita ricca di esperienze paranormali, portando argomenti a favore dell'esistenza dei poltergeist in un dibattito con Sigmund Freud, partecipando a sedute spiritiche, incorporando l'astrologia nel suo lavoro terapeutico, riferendo un'esperienza di quasi morte e collaborando con J. B. Rhine, ricercatore d'avanguardia nel campo delle ESP. Sono proprio tali esperienze-chiave - cui si è spesso accennato di sfuggita in altre biografie o studi critici - che formano il nucleo di questo nuovo testo. Mentre le sue memorie - "Ricordi, sogni, riflessioni" - scritte non in prima persona, sfiorano appena il ruolo che le esperienze mistiche e occulte ebbero nella sua vita, l'opera di Gary Lachman chiude il cerchio: l'autore valuta la vita e l'opera di Jung dal punto di vista della tradizione esoterica occidentale, e colloca lo psicologo svizzero nel contesto di altri importanti pensatori esoterici.