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L'alchimia, o trasformazione del mercurio in oro, veniva praticata in India già nel V sec. a.C., e nel 1949 uno studioso indiano ne diede una dimostrazione pratica di fronte a eminenti personalità e capi di stato. Infatti, secondo la tradizione indiana, l'alchimia non è fine a se stessa, ma soltanto un mezzo il cui vero scopo è quello di trattare il mercurio per poterlo somministrare al paziente come rimedio. E ciò è possibile quando il mercurio raffinato è in grado di trasformare in oro il mercurio grezzo e altri metalli. A differenza di alcuni moderni farmaci di sintesi, le preparazioni metalliche dell'ayurveda non danno luogo a fenomeni d'accumulo nell'organismo, e invece che effetti collaterali negativi hanno solo effetti collaterali positivi. Inoltre, curano malattie incurabili in altri modi, e si rivelano utili tanto alle persone ammalate quanto a quelle sane.