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La traduzione dell'VIII e della IX Omelia sulla Genesi di Giovanni Crisostomo contiene il commento al resoconto del sesto giorno della Creazione. Boccadoro concentra la sua predicazione sul celebre verso in cui la parola divina plasma l'intera umanità fatta: a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra (Gn. 1,26). A corredo dell'opera è posta una sintetica introduzione circa le questioni preliminari sulla datazione e il contesto storico-pastorale. Un cenno all'esegesi crisostomiana e alle chiavi interpretative, nonché una breve rilettura degli insegnamenti sia dottrinali che spirituali, ne completano l'orizzonte ermeneutico. Un'attenta lettura permetterà di considerare l'onore preminente, rispetto a tutte le altre creature, conferito da Dio all'uomo, al fine di riflette sulla propria condizione di esseri a immagine e somiglianza divina. Sebbene il tipico approccio storico-filologico di Crisostomo indugi sulla semantica e sulla grammatica, non manca di porre al centro della sua catechesi il senso della Parola con lo scopo di desumere gli insegnamenti più adatti alla vita spirituale e sociale dei fedeli.