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Le nostre comunità vedono la presenza di un numero sempre più numeroso di sacerdoti anziani, ammalati disabili. Le eventuali difficoltà non nascono da problemi economici, logistici, sanitari, ma dal reperire per loro un nuovo ruolo, un nuovo modo di continuare ad esser sacerdoti anche delle situazioni che stanno vivendo. Non è quindi un problema concreto, quanto invece un problema di significati e di presenze da costruire, quasi da inventare, per poter apprezzare e valorizzare qual dono che essi rappresentano per tutta la comunità. E tutto il percorso può iniziare dall'ascoltare dalla viva voce di alcuni di essi le fatiche, le difficoltà, le gioie e le speranze che sostengono ancora oggi la loro vita. Conoscerli ci aiuta a vederli sempre più presenza attiva e testimonianza feconda tra noi; ci fa comprendere quanto sia importante per loro e per noi trovare la roccia salda sulla quale costruire la nostra casa; ci conferma nella fiducia nel Signore che tutto utilizza, anche un sacerdote anziano, ammalato, disabile, per la felicità del suo popolo e l'avvento del suo Regno.