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«"Strano. Chi poteva essere a quest'ora?" Pensò, ma poi distrattamente si diresse subito verso l'atrio d'ingresso per aprire. Non guardò nello schermo del videocitofono, né nello spioncino sulla porta, ma girò invece direttamente la maniglia tirando l'anta verso se stessa e per un attimo, inquadrando sul pianerottolo una figura ferma non la riconobbe, ma poi riscuotendosi, quasi con un soprassalto... disse "ma come ti sei...". Furono le ultime parole che pronunciò, perché due mani guantate le strinsero il collo, spingendola contemporaneamente con lo slancio di tutto il resto del peso del corpo, a terra.»