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In "Crescita e percezione individuale", ho indagato le modalità con cui si sviluppa la nostra mente. Sono partito dai meccanismi percettivi che si attivano nella mente vergine del neonato per costruirne il proprio "programma mentale" in grado di indirizzarne il carattere, il comportamento e gli atteggiamenti che lo qualificheranno per tutta la vita. Un programma che si differenzia da individuo a individuo e che è responsabile, in massima parte, della personalissima "mappa mentale" che ognuno si crea del mondo e da cui scaturiscono le gioie e i dolori di tutta un'esistenza. Mi sono infine chiesto se esistono metodi idonei a correggere eventuali lati del carattere in grado di influire negativamente nelle relazioni con gli altri e, di conseguenza, su noi stessi. Se esiste, in sostanza, un modo di riprogrammare la nostra mente per rendere meno problematica e più felice la nostra esistenza. Anche in presenza di una metodologia di questo tipo, tuttavia, occorre migliorare la propria consapevolezza su problematiche che si verificano in background. Ciò che bisognerebbe conoscere più approfonditamente sono i meccanismi della comunicazione e relazione tra individui e le pulsioni, spesso inconsce ma potentissime, dei bisogni e delle motivazioni che influenzano il comportamento umano.