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Il volume offre la lettura integrale in italiano di Vivre en poésie di Eugène Guillevic (1907-1997) con testo a fronte dell'edizione francese. L'introduzione e la bibliografia che accompagnano il testo tradotto, arricchite dalla prefazione scritta da Marco Modenesi, delineano e contestualizzano gli elementi portanti dell'opera di Guillevic e conferiscono al poeta un ruolo cruciale nell'ambito del dibattito poetico del secondo Novecento francese. Servendosi del verso libero e della forma breve, Guillevic esprime sensazioni e pensieri attraverso il linguaggio matematico, le forme geometriche e un dinamismo visivo-uditivo-mentale ascritto in una dimensione atemporale cosmica. Egli sviluppa la sua produzione tra art poétique e art de vivre delineando un'ecologia poetica, ossia un'interazione con l'ambiente volta a preservare l'esprit d'enfant e a depurare il rapporto io-mondo da tutto ciò che minaccia l'armonia dell'"incontro", e dando origine ad una metapoesia caratterizzata da una riflessione sulla scrittura poetica molto lontana da quella di Nicolas Boileau e incentrata sul concetto di poiéïn perpetuamente in fieri che coinvolge il lettore nella creazione. Intervallando i testi delle interviste ai versi poetici, e dunque, come direbbe Marcel Proust, coniugando la voce del moi (l'uomo reale) a quella del je (l'io-lirico), Vivre en poésie è una sorta di testamento spirituale che regala al lettore il flusso della parola di Guillevic, nel suo procedere e scorrere liberamente come avviene in un monologo, tra ricordi, riflessioni, intuizioni e perle di saggezza.