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Il paesaggio sembra essere comprensibile a tutti senza bisogno di una teoria a monte. In realtà è tutto il contrario. Il carattere adattivo e relazionale che gli è proprio, infatti, fa del paesaggio uno strumento critico per interpretare mutamenti e dinamiche del mondo contemporaneo e lo identifica allo stesso tempo come dispositivo progettuale privilegiato per la prefigurazione e la trasformazione dei luoghi. Il libro propone una "collezione minima" di frammenti e teorie sul progetto di paesaggio emerse nel corso del seminario omonimo coordinato da Luca Reale, svoltosi all'interno del dottorato di ricerca in Paesaggio e Ambiente della Sapienza, Università di Roma. I contributi, anche molto eterogenei, tentano di restituire un panorama variegato e complesso declinato in tre sezioni (riletture, intersezioni, traiettorie) attraverso riflessioni o ripensamenti su specifici momenti o personaggi, sconfinamenti in altri campi o contesti anche molto lontani e infine esperienze di progetto che concretizzano alcune direzioni teoriche, sostenendo un'idea di paesaggio mai "a priori", né tantomeno unica e condivisa, ma sempre frutto di una costruzione culturale.