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"Basilia Papastamatíu usa le parole, di cui conosce la potenza, in maniera affilata e succinta, ed è questa una delle costanti stilistiche del suo ultimo libro di poesie: Questa estensione che si chiama deserto. Affrontare l'opera poetica di Basilia Papastamatíu è un compito che incute paura, fa parte di quei poeti così originali da obbligarci a essere ridicoli nel tentativo di comprenderli. Diventa quasi impossibile dare un'appartenenza a questa emigrata greca cresciuta in Argentina, formata in Francia e sprofondata in uno dei più sorprendenti esperimenti politici del secolo XX e di questa parte del XXI. In un ambiente letterario, quello cubano, in cui tutti si conoscono, sono amici, si sostengono e interagiscono, una volta messa la penna sul foglio, la poesia di Basilia incute soggezione."