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Si può essere uno degli studenti più bocciati dalla scuola italiana e trovarsi a insegnare ai più alti livelli di studio, nei corsi universitari e nei corsi di dottorato per i laureati più meritevoli? La "logica" dice di no, ma da un'analisi profonda della scuola italiana, attraverso la descrizione cronologica dei mutamenti politici avvenuti a Napoli dagli anni Cinquanta a oggi, emergono contraddizioni e discriminazioni sociali sulle quali si basano i giudizi di "quelli che contano" perché "possessori del potere"; giudizi che alcune volte risultano essere positivi solo davanti all'obbedienza senza condizioni e al totale silenzio davanti alle ingiustizie.