Tab Article
Il volume si propone di disegnare le linee portanti su cui viene costruita la teoria del comico nel secondo Cinquecento, quando la diffusione della poetica aristotelica denunciò l'assenza di un'organica trattazione di tale aspetto nell'opera dello Stagirita. In pieno Rinascimento la diffusa rappresentazione di commedie presso le corti rinascimentali, ma pure il clima controriformistico esigevano la definizione di precisi requisiti in una sfera ambigua e "scivolosa" come quella del comico. Prendendo le mosse dagli auctores i trattatisti si sforzano di delineare i principi fondanti di un genere che, al pari della tragedia, raggiunga una sua dignità e una sua facies specifica, approdando ciascuno a esiti personali e, a volte, originali.