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L'identità di una città è da ricercare nelle stratificazioni storiche che hanno contraddistinto le diverse epoche. Questo è ancor più vero a Messina, narrata come un luogo senza passato, perché più volte cancellato da ripetuti terremoti. A dispetto di questa "falsa verità" emerge sempre, indagando fra le macerie, una rinascita con caratteri peculiari, una nuova fisionomia da cogliere e rappresentare. Il Laboratorio di Studi doCme 1908: Centro di Documentazione per Messina (Dipartimento di Ingegneria UniME) è tornato a farsi interprete di tale esigenza: riscoprire frazioni di identità mai compiutamente indagate traendone i lineamenti da un patrimonio documentario inedito conservato dagli architetti ingegneri della famiglia Mallandrino, le cui attività, dal XVIII al XX secolo, si sono ripetutamente intrecciate con quelle della ricostruzione di Messina in seguito dei danni sismici del 1783 del 1894 e del 1908. La finalità ultima della ricerca storica condotta è quindi triplice: conservare e promuovere la memoria contenuta in questo patrimonio archivistico privato al quale si è riconosciuta dignità "istituzionale" di interesse culturale; interpolare i dati per tracciare originali frammenti identitari della città di Messina in diverse fasi storiche; fissare delle basi di partenza scientifica per qualsiasi intervento di rigenerazione urbana in un luogo controverso e per il quale la memoria storica può fare la differenza in termini di sviluppo.