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Il volume ripubblica e commenta la prima (parziale e anonima) traduzione italiana del cartesiano Traité des passions de l'âme - tramandata da un manoscritto napoletano di fine Seicento - e le Lettere cartesiane a una signora, scritte a Napoli nell'estate del 1728 da Niccolò Giovo ad Aurora Sanseverino. Quest'ultima, moglie del duca di Laurenzano Niccolò Gaetani, era ammirata anche da Vico che ne frequentò il celebre salotto letterario. Lo studio dei rapporti mente-corpo nei cartesiani più noti (Caloprese, Egizio e Gravina) è alla base dell'analisi delle passioni: stupore e volontà, gioia e tristezza, fortuna e provvidenza sono espressioni del nesso di religione, politica e vita morale che alimenta, in forme e contenuti assai diversificati, il pensiero filosofico meridionale d'età moderna.