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La frase che dà il titolo a questo libro è dei maestri immateriali che si esprimono attraverso grandi "strumenti". Questi, in pochi cenacoli, poco conosciuti rispetto alla sapienza superumana che sono in grado di erogare, sono dei tramiti, quasi da mezzo secolo, tra il piano fisico e i piani più sottili. La frase suggerisce che la Realtà non fallisce mai, come non è mai fallita nel corso della Storia, ma anzi, migliora sempre, al contrario di quanto crede la miopia dell'uomo costretto nell'angustia di una sola vita. La Realtà, come la intendono i maestri, spalanca il mistero della morte.
