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Il dialogo tra sociologia e architettura è spesso complicato, specie in Italia dove le occasioni di scambio tra le due discipline sono ancora limitate. Eppure, prospettiva sociologica e pratica architettonica possono conoscere punti di intersezione, dando luogo a fruttuosi rapporti. Ma come si incontrano le due discipline? In che modo la sociologia può contribuire alla progettazione? Quale utilità scaturisce dalle conoscenze prodotte? Il volume tenta di rispondere a questi interrogativi illustrando un caso di post-occupancy evaluation applicato ai collegi universitari di Urbino; una realizzazione di Giancarlo De Carlo ispirata dai principi dell'architettura partecipativa. Lo studio ha prodotto informazioni che sono poi confluite nel piano di conservazione e riuso delle strutture a partire dalle esperienze quotidiane di chi le vive. Gli utenti finali sono posti al centro di un'indagine sociologica che analizza gli usi concreti degli spazi e fornisce spunti per adattarli ai bisogni rilevati. Prefazione di Guido Maggioni. Postfazione di Monica Mazzolani.