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Ci prendiamo troppo sul serio per i compiti che realmente svolgiamo, e questo atteggiamento è fonte di molte sofferenze negli uffici italiani. Allo stesso tempo, il lavoro si è evoluto in fretta, ma molte delle sue liturgie sembrano restare immutabili e perdono di significato. Il divario tra quello che vorremmo e quello che pensiamo di avere dietro la scrivania - reale o virtuale - aumenta, creando frustrazione e insoddisfazione. Come muoversi tra riunioni, mail, uffici, capi, colleghi e organizzazioni che sembrano spesso annoiarci o urtare la nostra crescente sensibilità? Questa guida parte da esempi molto reali, con i quali ci siamo confrontati tutti: la mail ansiogena, la riunione "pisolo", il collega nichilista, e così di seguito. Quasi trent'anni di carriera in ambienti molto diversi tra loro aiutano l'autore a tracciare una possibile rotta verso la salvezza - almeno dell'umore - dei tanti lavoratori a cui hanno promesso un'azienda organizzata come a Palo Alto (California) ma che in realtà lavorano ad Agrate Brianza o Montegranaro nella provincia marchigiana.