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Caratterizzata da un'alternanza di luci e ombre, l'intera produzione narrativa lecléziana esprime la diversa percezione che l'autore ha della natura da una parte, concepita come esempio di armonia e di purezza; e della città dall'altra, definita come spazio artificiale, enorme piège che divora l'individuo allontanandolo dal bonheur des origines. Tale dicotomia è centrale nell'indagine sul percorso "controcorrente" scelto dall'autore: quello della denuncia dell'aggressività dell'Occidente, dell'abdicazione dei valori che dovrebbero caratterizzare ogni individuo e, non ultimo, quello del rispetto della natura. A un ideale di vita armoniosa Le Clézio ha mostrato peraltro di credere sempre: dal romanzo d'esordio, Le Procès-Verbal (1963), alla sua opera più recente Alma (2017).