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"Sin da piccolo, i compagni mi chiedevano chi fosse Filippo e io rispondevo semplicemente che era mio fratello. Solo più avanti mi sono reso conto che dovevo trovare delle risposte e ho deciso di convincerli che la sua diversità fosse qualcosa che lo rendeva particolare, unico. Eppure, con il passare degli anni, sono rimaste sempre quell'indifferenza e quella paura nei confronti di mio fratello. Con la storia di Filippo desidero suggerire a tutti quei genitori che devono spiegare al proprio figlio cos'è la diversità di un suo compagno le parole giuste affinché si creino i presupposti per allontanare il pietismo compassionevole nei confronti della disabilità che pervade, talvolta, persino gli adulti" (Francesco Poggio). Età di lettura: da 6 anni.