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Ius soli, ius culturae, seconde generazioni. Il paese si è diviso per mesi sulla sorte di oltre ottocentomila minori cresciuti e in larga parte nati in Italia. Il fatto che alla fine abbiano prevalso le ragioni della paura e dell'odio non sposta di una virgola la necessità di mettere mano al cantiere di una cittadinanza visuale più aperta e inclusiva. Negli ultimi anni questa sete di diritti e nuove narrazioni sta cominciando a esprimersi nel cinema e nella serialità, anche attraverso lo sguardo di registi di seconda generazione. È arrivato il momento di far ripartire una conversazione sullo stato della cittadinanza e su quello che si intende per italianità. Questo libro vuole affrontare le ragioni profonde della battaglia per la riforma, ripercorrere snodi e questioni chiave del dibattito, e insieme offrire un primo sguardo ragionato all'immaginario veicolato da film, corti, documentari, serie tv e web prodotti nell'arco di vari decenni su questa generazione in transito.