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Nel regno d'Italia intorno al 1880 vi è una profonda crisi economica. La disoccupazione è a livelli altissimi e moltissimi italiani, nel tentativo di trovare un lavoro o della terra da coltivare, si trasferiscono nelle nuove colonie che il Regno ha comprato o conquistato, Eritrea e, per concessione dell'Imperatore di Etiopia, una parte della regione etiope del Tigrè. Giulio è figlio di un riparatore di barche, vive a Sori e ha tre fratelli. Il padre vorrebbe farli studiare tutti ma lui è l'unico che ha la predisposizione per i libri. Già da bambino dimostra di essere dotato di grande intelligenza e di ambizione. Il padre, grazie ad una raccomandazione riesce a farlo entrare in seminario a Torino. Il giorno del suo quattordicesimo compleanno Giulio si trova per la prima volta a contatto con una ragazzina e quel poco che succede lo condizionerà per gran parte della sua vita. Presi i voti Giulio viene inviato nel suo paese di origine. Per ambizione accetta le benevolenze amorose della moglie di un ricco commerciante che, dietro promessa di farlo andare a Roma con una promozione, gli chiede di diventare suo amante.