Tab Article
Il D.Lgs. 24-2-1998, n. 58 (Testo unico delle disposizioni in materia d'intermediazione finanziaria - Tuf), abrogando gran parte dei contenuti normativi del decreto Eurosim (D.Lgs. 415/96), fornisce una disciplina organica dei mercati regolamentati e dell'attività di gestione accentrata di strumenti finanziari, la quale si presenta strumentale al funzionamento dei mercati stessi. L'ampia riforma ha, poi, trovato completamento col recepimento, a livello nazionale, della direttiva europea 2004/39/CE, meglio nota come direttiva MIFID, e con l'emanazione delle delibere Consob 16190 e 16191 del 29 ottobre 2007 che regolamentano, rispettivamente, gli intermediari e i mercati. Nel sistema normativo vigente, l'esercizio delle attività finanziarie è circoscritto ad una gamma predeterminata di operatori specializzati. Essi fungono da intermediari tra domanda e offerta di prodotti finanziari, veicolando la liquidità dei risparmiatori verso le più adeguate opzioni d'investimento. Per le finalità del volume, gli operatori finanziari sono così classificabili: intermediari cui è riservato l'esercizio professionale nei confronti del pubblico dei servizi di investimento, quali le SIM, le banche e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie; intermediari cui è riservato l'esercizio del servizio di gestione collettiva del risparmio, quali le società d'intermediazione a capitale variabile (SICAV) e le società di gestione del risparmio (SGR).