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Il concetto di rischio sta diventando una cornice culturale unificante che dà forma al quotidiano senso d'incertezza e smarrimento dell'individuo tardo moderno, legando fenomeni sociali molto diversi tra loro. Disastri tecnologici, terremoti, abitudini alimentari, gravidanze, viaggi e investimenti economici sono il soggetto e l'oggetto di pratiche sociali sempre più rilevanti per individui e gruppi. Il rischio è così diventato un concetto chiave per descrivere e spiegare le società contemporanee che chiama in causa il modo in cui organizziamo la conoscenza, gestiamo il cambiamento sociale e affrontiamo il futuro, la cui rilevanza sociale è strettamente legata alle dimensioni della comunicazione, della conoscenza e della cultura. Le scienze sociali hanno un'importanza fondamentale per comprendere questi processi, illuminando le dimensioni epistemologiche, culturali e politiche del rischio e le sue peculiari logiche comunicative. Questo libro, adottando un approccio inter e multidisciplinare, propone un'analisi critica dei più importanti paradigmi nel campo dei risk studies, ed è strutturato tenendo conto sia dell'aumento della complessità teorica (prospettiva per cicli), sia della loro utilizzazione in diversi ambiti applicativi (prospettiva per compresenza). Prefazione di Alberto Alemanno.