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L'Italia e lo stile, la Francia e lo chic, la Germania e l'alta ingegneria, il Giappone e la miniaturizzazione spinta: a ogni paese sono associati stereotipi che condizionano la sua fortuna economica sul mercato globale. Come agire su di essi per aumentare reputazione e attrattività di un dato luogo? Da quando Anholt ha coniato il termine "nation branding" alla metà degli anni Novanta, è diventato l'esperto più ascoltato sul branding di nazioni, città e regioni. L'autore spiega come applicare le tecniche del marketing e del branding alla promozione dell'identità dei luoghi, attingendo alla sua esperienza di consulente di diversi governi e a esempi tratti dall'attualità, come il declino dell'attrattiva del brand America dopo l'occupazione dell'Iraq, l'effetto delle Olimpiadi sulla popolarità di Sydney, Atene e Pechino, la crisi delle vignette di Maometto e le ripercussioni sull'immagine della Danimarca nei paesi arabi. Non bastano un logo, uno slogan e un poster accattivante per attirare turisti e investimenti verso un paese o una città: Anholt mostra come la gestione dell'identità competitiva richiede una strategia che coinvolga enti pubblici e attori privati, nonché ampi segmenti della popolazione, intorno a un progetto condiviso di identità competitiva. All'incrocio fra psicologia sociale e marketing culturale, il volume illustra come impostare una strategia di branding volta a valorizzare sia le tradizioni sia i nuovi sviluppi di un luogo.