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Un vero e proprio laboratorio di lotte operaie e di relazioni sindacali, questo è Sesto San Giovanni con le sue fabbriche nell'arco del Novecento. Attraverso le parole di Antonio Pizzinato e le testimonianze dirette di chi quei luoghi e quei momenti ha vissuto, il volume approfondisce gli aspetti cruciali della parabola produttiva e sociale della quinta città industriale del nostro paese. Prendono vita gli operai, gli impiegati, i lavoratori tutti della Falck, delle numerose Breda, della Ercole e Magneti Marelli, della confinante Pirelli... Ne emerge con chiarezza come a Sesto si formino prima che altrove gli embrioni di quelle che via via diventeranno rivendicazioni e conquiste nazionali, dal diritto di mensa a quello per la sicurezza e la salute, dall'inquadramento unico all'esigenza di una rinnovata unità che porterà alla nascita del Sum, il Sindacato unitario dei metalmeccanici, che anticipa la nascita della Federazione lavoratori metalmeccanici. Dopo l'espansione produttiva ecco il racconto drammatico ma quanto mai istruttivo della gestione della fase di ridimensionamento progressivo dell'apparato produttivo che ha determinato, nel complesso, la formazione della più grande area industriale dismessa d'Europa. Sull'immensa bonifica in corso si gettano le fondamenta del nuovo futuro, proprio là dove la storia era cominciata: le ex aree Falck, la nuova Città della salute e della ricerca, uno sterminato parco urbano.