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A Nord e a Sud del Mediterraneo ci conduce il percorso dell'autrice. Charlie Hebdo segna a Nord una tragica frattura. A Sud irrompe il silenzio urlato di un'umanità negata. Uomini, donne, bambini, soldati e civili vittime di guerre, violenze e discriminazioni, dalla Palestina alla Slovenia, dal Rwanda ai rom, ai curdi, avanti e indietro nel tempo: dal "lutto rimosso" delle violenze sugli ebrei romani, a quel "cimitero chiamato Mediterraneo" dei naufraghi di oggi. Se c'è un elemento, un tratto che accomuna le poesie contenute in questa raccolta, questo elemento è il silenzio, ma della potenza del silenzio e della sua importanza ci accorgiamo solo alla fine della lettura. Nella prima parte del volume, infatti, la poesia civile di Marcella Delle Donne ci mette di fronte non al silenzio, ma ad un grido, al grido di un'umanità che nel corso della storia umana è stata innumerevoli volte violentata e soppressa... Ma è un grido che non rimane fine a se stesso, perché la poesia ci indica anche una salvezza, un "senso perduto", un riscatto che compare nella seconda parte della raccolta. Ed è qui che iniziamo ad ascoltare il silenzio. Prefazione di Alessandra Broccolini.